XXXVI ciclo
Nicola Ricotta
Restauratore di beni culturali abilitato all’esercizio della professione e specializzato in conservazione e restauro di materiali e manufatti in metallo e leghe, ceramici, vitrei e organici.
Da novembre 2018, data di conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico (LM-R/02) con lode e menzione presso la Scuola di Alta Formazione e di Studio dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, collabora con lo stesso Istituto di formazione e l’Haute École Arc Conservation-restauration di Neuchâtel.
È attualmente dottorando all’Università degli Studi di Firenze presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo con borsa di studio Pegaso.
Titolo della tesi di laurea
Il restauro del reliquiario di santa Vittoria dal Museo Diocesano di Agrigento. Studio e applicazione della pulitura elettrolitica delle superfici in argento e argento dorato.
Relatori: Andrea Cagnini, Christian Degrigny, Cinzia Ortolani, Sandra Rossi, Oriana Sartiani.
Titolo del progetto di ricerca
D-pepAg - Determinazione dei parametri elettrolitici per la pulitura di manufatti in argento (Ag).
Abstract del progetto di ricerca
Le metodologie classiche di pulitura dell'argento, meccaniche o chimiche, rappresentano un limite per la conservazione delle opere. Tali interventi comportano la rimozione, seppur minima, di argento superficiale.
Un approccio più etico è rappresentato dalla pulitura elettrolitica. Sono noti i processi per i quali l’argento metallico, in presenza di gas ossidanti e inquinanti atmosferici, perde elettroni e si trasforma in prodotti di alterazione. Viceversa, con i processi elettrolitici, l’argento alterato viene ridotto in argento metallico senza rischiare la perdita di materia costitutiva.
L’innovativa matita elettrolitica Pleco, sviluppata presso l’Haute École Arc Conservation-restauration di Neuchâtel, permette di eseguire localmente e in modo controllato la pulitura dell’argento.
La matita Pleco consente, non solo di eseguire le operazioni di pulitura, ma di indagare le superfici al fine di individuare i prodotti di alterazione e calibrare, soprattutto nel caso di superfici molto eterogenee, l’intervento di pulitura a seconda di questi. Tuttavia, questo vantaggio rappresenta anche un limite per il restauratore che necessita di un esperto scientifico per l’interpretazione dei dati ottenuti.
L’obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di standardizzare la determinazione dei parametri elettrolitici in merito alla tecnica di pulitura e ai materiali costitutivi considerati. Infatti, il trasferimento delle conoscenze scientifiche su un piano tecnico-operativo accessibile a tutti i restauratori, attualmente, risulta fondamentale al fine di rendere Pleco, non solo un argomento di speculazione scientifica, bensì una metodologia utile per il restauro e la conservazione dei beni culturali.